Indagine conoscitiva sull’ applicazione dell’art.123 del DL 18/2020 e sulla diffusione del contagio nelle case circondariali della Provincia, afferenti l’ ufficio di sorveglianza di Avellino.
L’emergenza Covid-19, l’ impatto che essa sta avendo sulla condizione carceraria italiana, la non sempre esaustiva informazione data su tale tema dalle autorità governative e le sempre più numerose istanze provenute dai più avvertiti settori della società civile volte ad accertare le condizioni di detenzione nei penitenziari italiani hanno reso necessario un approfondito monitoraggio da parte dell’ Osservatorio carcere della Camera Penale Irpina presso gli Istituti Penitenziari di Bellizzi Irpino, Ariano Irpino e Sant’Angelo dei Lombardi.
Sono state formalmente richieste notizie sia in ordine all’attuazione di procedure sanitarie preventive e di contenimento del contagio, sia in ordine alla applicazione – oggi emergenziale e prioritaria – del DL 18/2020 che possa agevolare lo sfollamento carcerario e scongiurare l’approssimarsi delle ipotesi o condizioni del contagio da Covid 19.
Le direzioni delle case circondariali interessate hanno riscontrato la richiesta della Camera Penale in tempi celeri.
La Direzione della Casa Circondariale di Bellizzi Irpino, che attualmente ospita 565 detenuti a fronte di una disponibilità di 500 posti, ha comunicato che ad oggi sono state accolte solo n. 6 istanze di ammissione al beneficio di cui all’art.123 D.L. 18/2020; ciò nonostante solo 2 detenuti sono stati scarcerati, mentre gli altri 4 ( con pene detentive superiori a mesi 6) sono ancora in attesa dei braccialetti elettronici.
Le istanze complessive presentate ad oggi sono 85, di cui solo 27 inviate alla Magistratura di Sorveglianza; per quelle non ancora inviate è stato evidenziato che: n. 4 attendono gli esiti della verifica dell’idoneità del domicilio, altre 3, non avendolo indicato correttamente, subiscono ulteriore istruttoria UEPE; n.5 riguardano detenuti non ancora definitivi; n.14 appaiono inammissibili e n.32 risultano presentate da detenuti che hanno una pena residua superiore a 18 mesi.
Quanto alle 27 istanze sottoposte già al vaglio della Magistratura di Sorveglianza – oltre alle 6 accolte – : n.1 è stata dichiarata inammissibile, n. 6 non sono state valutate perché i detenuti richiedenti sono stati scarcerati per concessione di altre misure alternative; n. 14 sono in attesa di esito.
Dunque dalla data di entrata in vigore del decreto (17.03.2020) ad oggi risultano effettivamente scarcerati su 565 detenuti per effetto dell’ applicazione delll’ art.123 del D.L.18/2020 solo n.2 detenuti.
La Casa Circondariale di Bellizzi Irpino non dispone di braccialetti elettronici che devono essere applicati dalle Forze di Polizia operanti sul territorio.
La Direzione della Casa Circondariale di Ariano Irpino, che oggi ospita 338 detenuti (a fronte di una capienza massima di 277 detenuti) ha comunicato che sinora nessun detenuto dei 34 richiedenti risulta ancora aver beneficiato della detenzione domiciliare ex art. 123 D.M. 17/03/20 n.18 : dunque nessun braccialetto elettronico è stato installato, e non si conosce se e quando ne siano stati messi a disposizione dalle Forze di Polizia .
La Direzione della Casa di reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi, la cui attuale popolazione carceraria è di circa 150 detenuti, ha comunicato che sinora nessun detenuto dei 19 richiedenti risulta ancora aver beneficiato della detenzione domiciliare ex art. 123 D.M. 17/03/20 n.18: dunque nessun braccialetto elettronico è stato installato, e non si conosce se e quando siano stati messi a disposizione dalle Forze di Polizia .
Inequivocabile la sintesi che deriva dal complesso dei numeri sin qui dati: a fronte di una popolazione carceraria complessiva di 1.053 detenuti, ne sono stati effettivamente scarcerati n.2 in conseguenza dell’ applicazione dell’ art.123 del DL 18/2020; altri 4 sono in attesa di braccialetto.
Ci è stato, inoltre, comunicato che in ognuno degli Istituti penitenziari è stata creata una tendostruttura di pre-triage di assistenza sanitaria ed infermieristica all’uopo attiva per il contenimento del contagio e di accertamento di dati sintomatici rilevanti, per cui è stata assicurata la adozione di tutte le misure e prescrizioni di legge attinenti la prevenzione dal contagio da COVID 19.
L’Istituto di Pena di Bellizzi Irpino e quello di Sant’Angelo dei Lombardi hanno comunicato di aver dotato di DPI sia i detenuti che svolgono attività lavorativa che il personale; la Direzione della Casa Circondariale di Ariano Irpino riferisce di dotazioni destinate alle sole Forze di Polizia Penitenziaria.
Le direzioni non hanno rilasciato informazioni ufficiali sugli eventuali contagi all’ interno delle strutture penitenziarie: a quanto è dato comprendere dalla nota giunta dalla casa circondariale di Ariano Irpino, il dato viene ritenuto sensibile dal Dap, che ha conseguentemente invitato i destinatari della richiesta informativa a non comunicarlo.
Alla luce di quanto precede, alcune considerazioni:
1)resta clamorosamente smentita la vulgata secondo la quale, almeno nelle carceri afferenti il magistrato di sorveglianza di Avellino, l’ entrata in vigore dell’ art.123 del DL 18/2020 avrebbe favorito scarcerazioni di massa;
2) ai detenuti non vengono di regola forniti dispositivi di protezione individuale, salvo che prestino attività lavorativa;
3) non risultano adottate misure atte a favorire il distanziamento all’ interno delle celle e non si conosce come si è inteso attuare tale accorgimento negli spazi di socialità;
4) il Dipartimento dell’ Amministrazione Penitenziaria non ha autorizzato le direzioni delle Case Circondariali a divulgare all’ esterno i dati del contagio intramurario.
Il Presidente della Camera Penale Irpina Il Responsabile dell’ Osservatorio Carcere
Avv. Luigi Petrillo Avv. Ornella Trerotola